[ADAGIO]

Trekking letterario per nuovi orizzonti lungo il Cammino Jacopeo d'Anaunia.

Quest’anno, la Fondazione della Cassa Rurale Val di Non ha curato la pubblicazione di un libro volto ad accompagnare il lettore a compiere un viaggio del tutto particolare e originale. Utilizzando lo strumento del racconto - supportato da schede di approfondimento - gli autori Mauro Neri e Silvia Vernaccini hanno percorso idealmente l’intera Val di Non e una parte di Val di Sole. L’itinerario guida scelto quello del Cammino Jacopeo d’Anaunia che, ad anello, parte da Sanzeno per giungere a San Romedio dopo aver toccato quasi tutti gli ambiti geografici della valle e parte della Val di Sole. Una modalità, quella della guida tecnico-romanzata, scelta per raccontare al turista e al residente tutto ciò che di bello e importante si vede lungo il cammino ma soprattutto quel che non si vede o non si vede più. Personaggi, avvenimenti, credenze locali, leggende, fiabe e misteri vengono ingaggiati nel libro per narrare altre, nuove, coinvolgenti storie della Val di Non fino in Val di Sole.

Un prodotto, la pubblicazione, risultato di una fruttuosa collaborazione tra enti, associazioni e giovani professionisti del territorio. 445 le pagine che raccontano ed evocano la Val di Non (e una parte di Val di Sole) in svariate modalità: narrativa, fotografica, scientifica. I racconti dello scrittore trentino Mauro Neri vengono di fatto supportati da schede di approfondimento dell’autrice Silvia Vernaccini. A corredo della parte testuale, gli splendidi scatti della giovane fotografa Francesca Dusini svelano scorci insoliti racchiusi nella grafica della giovane graphic designer Martina Tolotti. Il progetto è stato curato da Lucia Barison per la Fondazione Cassa Rurale Val di Non presieduta dal 2018 da Dino Magnani.

 

Il progetto di valorizzazione di una delle risorse del territorio della Val di Non tramite l’impiego di professionalità specifiche, sostenuto anche dall’Azienda per il Turismo della Val di Non, si colloca perfettamente tra le mission statutarie della Fondazione che vede come primo obiettivo quello di contribuire al miglioramento sociale ed economico delle persone, delle comunità e dei loro territori attraverso lo sviluppo coordinato della cultura e dell’imprenditorialità cooperativa. La Fondazione Cassa Rurale Val di Non ha lo scopo di promuovere e sostenere, nell’ambito delle comunità locali, iniziative e attività finalizzate al miglioramento delle condizioni sociali, morali, culturali ed economiche delle persone, orientando la propria azione nel promuovere, ad esempio, attività culturali, ricerche scientifiche, attività di formazione e di sensibilizzazione. Essa favorisce e sostiene la diffusione del modello cooperativo per la crescita delle persone e delle comunità locali.

Nasce così [ADAGIO], un prodotto “zainabile” o godibile comodamente seduti sul proprio divano di casa. Un libro che non è solo un libro ma uno scrigno magico da aprire ogni qualvolta si desideri viaggiare. “Lo si potrà fare a piedi oppure con il pensiero – afferma il Presidente della Fondazione Cassa Rurale Val di Non Dino Magnani – tenendo bene a mente che il viaggio, come diceva lo scrittore Guy de Maupassant, è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per entrare in un’altra, inesplorata, che sembra un sogno. Ecco allora che la Val di Non diventa sogno e questo libro la chiave per aprire quella porta. Troverete spesso il segno grafico delle parentesi quadre che abbiamo deciso di inserire conferendo loro un significato simbolico, quello del tempo. Dunque la nostra sollecitazione è proprio quella di ritagliarvi del tempo, una parentesi per leggere, percorrere o ripercorrere gli itinerari illustrati. Non a caso, in musica, “ad agio” è un tempo lento in uso al principio del Seicento anche nella forma “adasio”; e talora distinto nelle due pa­role originarie, come indicazione di andamento, insieme, di espressione. Esso significava “con comodo” denotando un tempo sufficientemente calmo per per­mettere all'istrumentista le fioriture che fantasia e tecnica gli suggerivano”.